Colonnese: "L'Inter può fare di più in difesa. Correa deve avere più carattere"
Intervenuto in diretta a L'Interista su Radio Nerazzurra Francesco Colonnese ha parlato delle ultime prestazioni dell'Inter, soprattutto dal punto di vista difensivo: "L'Inter gioca in maniera molto offensiva, l'idea di Inzaghi è quella di un calcio offensivo, i difensori attaccano e quindi la squadra è predisposta al rischio. Qualche errore lo sta facendo rispetto l'anno scorso,soprattutto nelle individualità. Sul terzo gol subito al Franchi poteva fare di più per esempio, serviva un'attenzione diversa, Acerbi doveva stare più vicino all'uomo".
L'Inter prende gol da calcio da fermo. E' una questione di posizionamento?
"I gol su palla inattiva sono gol presi per una mancanza di concentrazione, bisogna essere difensivamente attenti a tutti i particolari e non essere superficiali. L'idea deve essere quella di difendere di più la porta".
L'Inter ha trovato diverse soluzioni...
"Davanti l'Inter è tornata a giocare a calcio, ha fluidità di gioco,idee, movimenti giusti. Lautaro torna a essere un giocatore strepitoso per il gol e il raccordo della squadra, Chalanoglu gioca bene. Barella è tornato a essere il Barella vero, corre e fa gol. Anche Mkhitaryan sta facendo la sua parte in silenzio, è molto bravo in fase di raccordo e sa anche giocare a calcio, ha fatto l'assist domenica scorsa e poi ha segnato"
Il rientro di Lukaku può portare giovamento anche alla difesa?
"L'Inter ha comprato Lukaku perché doveva dare qualcosa in più ma non lo ha fatto, ci auguriamo che dia ciò per cui è stato comprato. Il vecchio Lukaku ti da molto di più, quello nuovo si è visto poco e dobbiamo sperare che torni il Lukaku che ha permesso all'Inter di vincere lo scudetto".
Cosa succede a Correa?
"Un calciatore con tutte queste qualità ha un problema mentale, tutte queste doti non vengono viste. Forse la maglia dell'Inter è troppo pesante per lui, Inzaghi ha riposto fiducia totale e ha messo in gioco la sua credibilità nei confronti della società e della squadra. Ora dipende da Correa, Inzaghi può fare poco. Deve venire fuori da questa situazione, sta giocando con continuità. O tira fuori il carattere e dimostra le sue qualità, altrimenti entri in un limbo dal quale non esci".
Cosa pensi del rosso non dato a Dimarco?
"Non so, tante volte con i monitor non si capisce la realtà del contatto. Non so se davvero è stato un contatto forte, non so giudicarlo obiettivamente. Era un intervento scomposto ma non cattivo, non è andato con l'idea di far male. Il rigore ci sta ma l'espulsione era eccessiva, avrei dato il giallo perché non c'era intenzione di far male".
Sulle prestazioni di Dumfries e Dimarco...
"Il campione è quello che ha un rendimento sublime, il calciatore forte a volte gioca bene e a volte no. Non sono come Perisic e Hakimi, loro sono due bravi giocatori che possono avere partite non al top, è normale. L'Inter ha il palato fine, fa il paragone con giocatori di alto livello ma bisogna avere un equilibrio".
L'Inter va in vantaggio e prende gol, è questione di mentalità oppure di tattica?
"Non è una questione tattica, ma di mentalità. Non c'è l'attenzione maniacale nella voglia di non prendere gol, bisogna lavorarci mentalmente pensando che ogni partita può riaprirsi, quella è la forza mentale della grande squadra. La partita va portata a casa fino all'ultimo minuto, a Firenze la partita era chiusa ma poi fino al 94' si è portata il 3-3 e non va bene".
Cosa pensi eccoti sull'episodio del Franchi?
"Quando vai allo stadio a Firenze tutto è permesso, nessuno dice nulla. Non vado mai pur vivendo vicino, succede sempre qualcosa. Non è normale ciò che è accaduto, nel 2022 se un tifoso deve esultare non è giusto che venga aggredito".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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