Capello: "Siamo rimasti ancorati al guardiolismo. Bisogna ispirarsi alla scuola tedesca"
Intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Fabio Capello ha parlato delle differenze tra la scuola allenatori italiana e quella tedesca, nuovo punto di riferimento: “Sicuramente i tedeschi hanno portato qualcosa di nuovo. Soprattutto Klopp e Tuchel: hanno evoluto il pressing alto che Guardiola faceva con il Barça. Con la differenza che loro poi vanno subito in verticale”. Ma, rispetto a quella tedesca la nostra scuola ha un’identità comune: “Proprio così.
Ci sono tante correnti e idee. Qualcuno pensa che il bel gioco sia passarsi la palla venticinque volte, con il portiere che la tocca più del centravanti: invece l’effetto è far addormentare al gente. Siamo forse rimasti in mezzo al guado, ancorati al guardiolismo di quindici anni fa. Ma ci sono giovani che per fortuna si ispirano alla scuola tedesca”.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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