Biasin: "Lo ammetto: ero scettico su Inzaghi, ma quanto è bravo"

Biasin: "Lo ammetto: ero scettico su Inzaghi, ma quanto è bravo"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
martedì 14 dicembre 2021, 14:51News
di Giacomo Biccio

Nel suo editoriale per Tuttomercatoweb.com, Fabrizio Biasin ha parlato di Simone Inzaghi e del percorso dell'Inter:

"L’Inter gioca un gran calcio. Pensa te che scoperta. Lo so, l’avete visto tutti quanti, ma qui c’è effettivamente di che sorprendersi perché raramente i nerazzurri hanno messo insieme tanta bellezza. E voi direte: “Sì, ok, contro il Cagliari…”. E in parte è vero, la squadra di Mazzarri ha fatto poco o nulla, ma qui le belle prestazioni firmate Inzaghi si moltiplicano nel tempo e coinvolgono tutta la rosa e, niente, è giusto dare Scivolone Inzaghi quel che è di Scivolone Inzaghi: bravissimo.


Il qui presente, tra l’altro, era scettico. Cioè, il mister ciuffato raccattava la pesantissima eredità di Conte e doveva farsi valere in un ambiente martoriato dalle malelingue (“Dove vuoi che vada l’Inter, vanno via tutti, Conte per primo”). C’era di che preoccuparsi. Ebbene, Inzagun non ha fatto un plissé, anzi. Tutti gli dicevano “imposta il 3-5-2 alla Conte, minchione, non strafare”, ma lui ha fatto di testa sua e ora mette in campo la squadra italiana più europea che c’è (insieme all’Atalanta, sia chiaro). Ha migliorato la fase difensiva spostando il baricentro in avanti, ha portato i suoi centrali difensivi a diventare vere e proprie armi offensive (sì, come Gasperini), non ha sbagliato una dichiarazione nei pre e post partita, e saranno certamente frasi fatte e molto poco elaborate (“ringrazio la società, ringrazio i giocatori, ringrazio tutti”) ma sono quello che serviva dopo due anni di pressione totale e ambiente stressatissimo.

Conte è stato fenomenale perché ha vinto e ha dato al gruppo la giusta mentalità, ma ora serviva questo, un po’ di serenità in più, un filo di aziendalismo, qualche sorriso a incorniciare le partite. E questo a prescindere da quel che accadrà da qui in avanti. Bravo fratello di Pippo e bravo a chi ti ha portato (e brava pure la famiglia Zhang, ché senza la proprietà cinese corcà giocherebbero i Barella e i Lautaro, siamo onesti)".