Bergomi: "Guardiola teme la trappola Inter. Haaland? Ecco la strategia per fermarlo"
Intervenuto ai microfoni della Gazzetta durante l'evento benefico organizzato all'Aspria Harbour Club di Milano, l’ex difensore nerazzurro Beppe Bergomi ha parlato della finale di Champions conquistata dall’Inter: “Me lo aspettavo? Ad inizio anno pensavo che la Fiorentina potesse fare questo tipo percorso, in Champions ed Europa League per Inter e Roma non me lo aspettavo. I nerazzurri però si sono ritrovati nel momento migliore, soprattutto come unità e compattezza, tutti insieme sono andati oltre l’ostacolo. Ci vuole anche un pizzico di fortuna, nei sorteggi e nel trovare le squadre al momento giusto. La finale però è meritata”.
Ora arriva la finale con il Manchester City, avversario imbattibile?
“Razionalmente dico di sì. Il City ci ha fatto vedere una squadra forte e credo sia guidata dal miglior allenatore. Ma è una partita secca, posso entrare in gioco altre componenti come l’emotività e la pressione che gli inglesi hanno di vincere la Champions. L’Inter deve mantenere questo stato di forma per 20 giorni e recuperare Mkhitaryan. Se la può giocare. Guardiola ha messo le mani avanti? Noi italiani siamo bravi tatticamente, cerchiamo di incartarla, basta guardare la Roma a Leverkusen. Lui vede una trappola ma sa anche che la sua squadra è più forte, è stata costruita pezzo dopo pezzo. L’unica cosa è che ogni tanto Guardiola vuole esagerare, ma non credo che lo farà in finale”.
Come si ferma Haaland?
“Devi lavorare di squadra. l’Inter non si snaturerà, giocherà Acerbi su di lui, l’importante è non dare la profondità, chiudere bene e ripartire. Cercare magari di alternare una pressione alta o anche basarsi per creare campo per la velocità delle punte, questa può essere una strategia. Una finale entrano in gioco diverse componenti”.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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