Adani: "L'Inter si muove a memoria. Ha i codici di Conte in testa"
Lele Adani ha analizzato a La Gazzetta dello Sport il poker nerazzurro al Genoa soffermandosi su tre protagonisti: "Un gol e un assist per Dzeko e un gol e un assist per Calhanoglu. Il turco è rimasto sui valori visti nell'ultimo periodo al Milan. Non so se potrà essere il Luis Alberto di Inzaghi ma senza dubbio rispetto al passato ha acquisito fiducia nei propri mezzi e autostima. Non sarà Eriksen nel dettare i tempi di gioco ma è più costante nella corsa. Ma a stupirmi è stato Vidal: se entri dalla panchina e incidi così, vuol dire che l'atteggiamento è quello giusto".
L'atteggiamento dell'Inter è sembrato aggressivo e propositivo da subito.
"Passare in vantaggio dopo pochi minuti avrà aiutato ma mi ha colpito la voglia di riconquistare subito il pallone perso e di giocare in avanti sulle seconde palle. Questo te lo puoi permettere quando stai bene fisicamente. Poi ho visto un'Inter fluida nel gioco, facilitata dall'impostazione dei tre centrali dietro, il punto di forza che non è cambiato da Inzaghi a Conte".
La mano di Conte si vede ancora.
"L'Inter si muove a memoria, ha i codici di Conte in testa. Soprattutto quando viene coinvolto Handanovic nel gioco palla a terra: guardate la disposizione dei tre centrali e di Brozovic, identica allo scorso anno".
Non si è per nulla sentita l'assenza di Lautaro.
"Bisogna fare i complimenti a Sensi. Magari ha sbagliato qualhe tocco ma è stato fondamentale nel lavoro di collante tra centrocampo e attacco, sia in ampiezza che tra le linee".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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