Adani: "L'Inter deve sentirsi sicura della sua superiorità. Un nuovo stop sarebbe deludente"

Adani: "L'Inter deve sentirsi sicura della sua superiorità. Un nuovo stop sarebbe deludente"TUTTOmercatoWEB.com
domenica 1 maggio 2022, 13:25News
di Alessio Del Lungo

Daniele Adani, ex difensore dell'Inter e oggi opinionista tv in Rai, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport, dove ha parlato della lotta scudetto: "Niente pronostici, questo campionato ci ha insegnato che è pericoloso farli. L’Inter era uscita dalla 'crisi' di febbraio ritrovando il gioco, ma a Bologna è mancata nell’atteggiamento dopo il pareggio di Arnautovic. Il clamoroso errore di Radu che è costato il ko non è un episodio isolato, ma figlio di un’ora giocata male, senza la concentrazione e la pazienza necessaria".

Adani poi analizza il modo in cui l'Inter scenderà in campo ad Udine: "Con la consapevolezza di chi sa di essere forte e di aver fatto un percorso di lavoro, iniziato addirittura con Spalletti e proseguito con Conte e ora Inzaghi. L’Udinese è in un gran momento di forma, ma l’Inter deve sentirsi sicura della propria superiorità: una nuova battuta d’arresto dopo Bologna sarebbe deludente".

E prosegue con l'Empoli, avversario nel prossimo turno dei nerazzurri: "Avversario cui mostrare rispetto per i valori che esprime: club con più italiani e che ha lanciato più giovani in Serie A. L’Empoli non ha, sulla carta, più obiettivi, ma dopo un girone di ritorno complicato, ha ritrovato il suo calcio sbarazzino e la vittoria sul Napoli ha ridato entusiasmo. Ecco perché sarà una gara in cui non deve mancare il rispetto, altrimenti può diventare rischiosa".

Il calendario dell'Inter poi prevede CagliariSampdoria, due rivali non semplici: "La prima è una trasferta da affrontare con lucidità e non solo per la gestione delle energie dopo la finale. Il Cagliari si giocherà la salvezza, sarà una partita dal forte contenuto emozionale, ma l’Inter non deve farsi trascinare e restare lucida. Poi, se si giocasse lo scudetto con la Samp, punterei sulle individualità dei campioni. I Perisic, i Lautaro e via dicendo avrebbero l’occasione di griffare il tricolore e non se la lascerebbero sfuggire".