Abodi: "Nuovi stadi, il commissario avrà poteri straordinari. Euro 2032 sarà il nostro banco di prova"
In un’intervista al Corriere dello Sport, il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi ha illustrato i piani del governo per accelerare la costruzione e la riqualificazione degli stadi italiani, grazie all’introduzione di una figura chiave: il commissario straordinario, individuato in Massimo Sessa, presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
"Il commissario - spiega Abodi - avrà ampi poteri per pianificare, coordinare e realizzare gli interventi, potrà agire in deroga a molte leggi, rilasciare un’autorizzazione unica che sostituisca tutti i permessi previsti, nominare sub-commissari e perfino sostituirsi agli enti inadempienti. Potrà inoltre contare sul supporto di Sport e Salute come centrale di committenza".
Alla base del progetto, anche un Fondo Equity di almeno 150 milioni di euro, che sarà costituito insieme al MEF e al MIT per sostenere i piani economici delle iniziative pubblico-private.
Riguardo all’obiettivo Euro 2032, Abodi ha ricordato che l’Italia presenterà cinque stadi: "Roma e Torino sono già pronte, Firenze è finanziata con il PNRR. Gli altri saranno scelti entro ottobre 2026 tra Milano, Bologna, Cagliari, Napoli, Salerno e Palermo, ma anche Genova, Verona e Bari hanno manifestato interesse".
Infine, il ministro ha sottolineato un cambio di passo decisivo: "Gli stadi diventano infrastrutture strategiche nazionali. Juventus, Udinese e Atalanta hanno dimostrato che chi vuole e sa fare, può riuscirci. Ora tocca a tutto il Paese fare squadra per Euro 2032".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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