Inzaghi assicura, le risposte sono arrivate. Ma il tifo invoca quella più importante da Skriniar
L’Inter avanza con il brivido ai quarti di finale di Coppa Italia contro un ottimo Parma, battuto solo ai tempi supplementari. Inzaghi si è detto soddisfatto di chi ha giocato, una squadra imbottita di seconde linee sia per necessità (i tanti infortuni) sia per opportunità (dar spazio a chi aveva giocato meno). Eppure, guardando il campo e allontanandosi dal risultato, quelle risposte sembrano non esserci. Delude Dumfries, che sembra il lontano parente dell’anno scorso, delude tanto Correa, impalpabile, delude tantissimo Gagliardini, che rischia di combinarla grossa nel primo tempo supplementare quando manda in porta Hainaut. Non convincono nemmeno Bellanova e D’Ambrosio: il primo ci prova ma mostra evidenti limiti, il secondo gioca con un atteggiamento meno motivato del solito. E alla fine a risolverla sono i soliti noti.
Lautaro con un gol meraviglioso, Dimarco, con uno stop da capogiro, Dzeko con la sua grinta e Acerbi con il sigillo decisivo. Risposte quindi, sì, ma dalle facce conosciute e fedeli. Come quella di Milan Skriniar, la cui risposta più importante deve arrivare sul prolungamento del contratto con scadenza a giugno. Questa sera il tifo ha provato a convincerlo ancora mentre Marotta ha assicurato che non c’è alcuna deadline fissata. Una cosa è certa: Milano è casa sua e sogna la risposta positiva sul rinnovo.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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