Il mercato in entrata è chiuso. Manca la punta da trenta gol, ma le soluzioni sono aumentate

Il mercato in entrata è chiuso. Manca la punta da trenta gol, ma le soluzioni sono aumentateTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 27 agosto 2021, 18:54Editoriale
di Gianluigi Longari

Mercato chiuso, perlomeno in entrata. Le parole di Marotta a corredo del sorteggio di Champions League tracciano una linea definita sull’estate dell’Inter, travagliata e con promesse di lacrime e sangue nel prologo, ma comunque ricca di speranze nel suo rettilineo d’arrivo.
Merito del lavoro razionale, coerente e anche un po’ di fantasia della dirigenza nerazzurra, che nonostante gli imprevisti trovati sul percorso è comunque riuscita a fornire a Simone Inzaghi una squadra competitiva per poter cercare di difendere il tricolore conquistato a maggio, abbattendo i costi e rispettando i dettami della proprietà.
Le soluzioni peraltro, sono paradossalmente aumentate rispetto a quanto c’era un anno fa di questi tempi, con l’aggiunta dal punto di vista numerico di un effettivo per la fase avanzata come Correa al ricambio di numero 9 che ha comportato l’addio di Lukaku ed il contestuale approdo in nerazzurro di Edin Dzeko.

La particolarità è concessa dal fatto che i nerazzurri non dispongano, almeno sulla carta, della classica prima punta da 30 gol a stagione che invece era il belga, ma che possano invece puntare su un bagaglio tecnico più ampio ed in grado di esaltare vicendevolmente le caratteristiche tecniche di chi si troverà impegnato nel guidare l’attacco che volta per volta verrà scelto dal tecnico nerazzurro come quello titolare.
Il retroscena è legato a Correa, ed ai molteplici contatti telefonici che hanno coinvolto l’amico e connazionale Lautaro Martinez nel corteggiamento nei confronti del Tucu. La convinzione reciproca è infatti quella di poter comporre un’accoppiata dalle caratteristiche complementari ed in grado di potersi vicendevolmente esaltare sia in campo aperto che contro difese più bloccate.

Proprio lo step da leader al quale è chiamato il Toro potrebbe rappresentare l’incognita ma anche la grande scommessa che contraddistingerà la stagione nerazzurra. Se il numero 10 sarà in grado di rivestire i galloni di “capobranco” sul campo ereditando la mansione dall’ormai ex compagno di reparto Lukaku, allora i nerazzurri potranno lecitamente aspettarsi di vivere una stagione da protagonisti assoluti.