BAR ZILLO - Se proprio bisogna vendere, che lo si faccia bene. Come con Ibra-Eto'o

BAR ZILLO - Se proprio bisogna vendere, che lo si faccia bene. Come con Ibra-Eto'oTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 22 maggio 2021, 07:45Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Parliamoci chiaro, guardandoci negli occhi: adesso i soldi ci sono, a me tutte le teorie sul futuro interessano zero, mi fido di pochissimi che conoscono seriamente l’economia e del resto leggo e passo, ma ciò non significa scialacquiamo e buttiamo le banconote dalla terrazza di Viale della Liberazione. Non accadrà, fatta eccezione per qualche last minute importante o svendita del tipo venghino siore e siori venghino. Quindi mettiamoci l’anima in pace, almeno per questa sessione di mercato non spenderemo decine e decine di milioni. E va bene. Ma, lo ripeto ossessivamente, non voglio vedere gente andare via dalla Pinetina: e, se proprio proprio non ce la facciamo più, dobbiamo vendere, moriremo tutti, anatema sui conti dell’Inter beh, che lo si faccia bene. In soldoni: posso soltanto lontanamente pensare di scambiare, che so, Lautaro Martinez – cazzo, Lautaro Martinez, fortissimo, adoro profondamente – con lo Joao Felix della situazione? La butto lì, visto che se ne parla tra il lusco e il brusco. Ma nemmeno in un film horror. Se qualcuno dovrà partire, come minimo i dirigenti nerazzurri dovranno essere bravi, bravissimi, nel far tornare non i conti, ma i ruoli sul campo. A memoria? Ibra per 50 milioni + Eto’o. Questo, se proprio si deve, ripeto, voglio. Non vorrei, voglio. Oltre al mercato, in fase del tutto embrionale perciò è un pour parler e nient’altro, l’argomento numero due da bancone col calice di bianco immancabile in un bar che si rispetti (o anche rosso, personalmente lo preferisco) e dove le discussioni vertono sul pallone, è l’annoso problema delle maglie. Le maglie, porca zozza. Quest’anno lo zig-zag e i riquadri, meglio dal vivo che nelle foto, hanno portato bene: oltretutto l’azzurro, finalmente, era corretto. Ecco, quelle che verranno, se saranno confermate le indiscrezioni attuali con foto e fotarelle rimbalzanti sul web, un po’ mi perplimono. Sarà che c’ho l’età, sarà che ho iniziato ad andare allo stadio con le maglie nerazzurre a strisce larghe, sarà che non capisco una minchia di cromatismo, però…La prima, quella con le scaglie del biscione, l’idea mi piace, la trovo sbagliata nei colori. So di essere ai limiti dell’arteriosclerosi, ma l’Inter è nerazzurra. Nerazzurra, non blu, blu cobalto, acquamarina, mare dei tropici: no, nera e azzurra.

«Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo.» Così è scritto, per ricordarlo a chi se n’è scordato.

La seconda mi convince poco, pur essendo certo che venderà tantissimo. Quel biscione che si capisce essere un biscione ma senza la testa…mah. Poi magari, una volta indossata, chissà: e perché no, da Lautaro Martinez.