BAR ZILLO - Ricominciamo da tre: Skriniar, Lautaro e Marotta

BAR ZILLO - Ricominciamo da tre: Skriniar, Lautaro e MarottaTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 11 maggio 2021, 22:00Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Ricominciamo da tre mi vien da scrivere. Sì, perché nell’Armageddon nerazzurro sono tre quelli, almeno a parole, decisi a rimanere (dove per decisi significa essersi esposti sui media: Skriniar, Lautaro, Marotta e forse anche Romelu nostro ma siccome ho iniziato col tre vado avanti così). Tre, come le fiere della Divina Commedia dantesca. Come Domenico Modugno, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia nel “Rinaldo in campo”. Tre, nella numerologia cattolica la perfezione. Ora da cosa può o potrebbe ripartire l’Inter? Ma, soprattutto, cosa desidererebbero i tifosi nerazzurri? Inutile stare a favoleggiare di cieli tersi e va tutto bene e domani sarà bellissimo e la vita è meravigliosa (Frank Capra, 1946). Inutile anche vagheggiare di campagne acquisti faraoniche, investimenti plurimilionari, aumenti degli ingaggi e, già che ci siamo, stadio di proprietà, quella roba lì proprio non mi va giù. Però, siccome a quanto risulta nessun meteorite è caduto su Viale della Liberazione, la sede pare esserci ancora, la Pinetina anche e pure calciatori e allenatore, proviamo a giocare con la fantasia seguendo l’onda dei social e, di conseguenza, l’umore dei tifosi. Ai quali, va dato atto, non mancano né buonsenso né ironia.

La conquista del diciannovesimo, olà Campioni d’Italia, è stata vissuta come liberazione da un incubo lungo undici maledetti anni di sacrifici, pene infinite, magliette strane, interpreti discutibili, fair play finanziario, settlement agreement e Uefa pronta a prenderci a bastonate ogni tre per due, anche due per tre che invertendo l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. Opinione comune è cercare di mantenere lo status quo vigente: nessuno chiede la luna, la gente ha capito benissimo quali problematiche stanno attraversando non solo l’Inter, tutto il dorato mondo pallonaro. Però il tifoso è tifoso: d’accordo, nessuno pensa al De Bruyne di turno, magari in un’altra vita, ma qualcosa vorrebbe. C’è da risparmiare? Si piazzino gli esuberi, i tanta spesa e non tanta resa, i prestiti in giro per l’Europa e tutto ciò che non è utile alla causa. Qualche “vittima” ci sarà, non vendiamo un prodotto inesistente: il primo che mi viene in mente? Zinho, lasciato in Belgio, impossibile da riscattare. In sostanza, per riassumere, non si chiede la luna a Suning: ma, se lo scudetto deve essere l’inizio dell’avventura nerazzurra – parole degli Zhang, mica mie – allora minimo l’impalcatura della stagione appena conclusa deve restare quella. Perché l’ora dei proclami va verso la chiusura: bisogna agire. Questo si chiede, continuiamo il viaggio.