BAR ZILLO - Questione stipendi, non portiamo i libri in tribunale. Nemmeno Topolino

BAR ZILLO - Questione stipendi, non portiamo i libri in tribunale. Nemmeno TopolinoTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 10 maggio 2021, 07:45Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Cerchiamo di capirci in questo mare magnum di notizie che si rincorrono, accavallano, inseguono, spaventando di fatto la gran parte dei tifosi nerazzurri. Non stiamo fallendo, non portiamo nessun libro in tribunale, nemmeno la raccolta di Topolino, non ci retrocedono d’ufficio e non ci requisiscono lo scudetto, cari Campioni d’Italia. Al netto di difendere la Società quando le notizie rasentano l’apocalisse, e ne ho lette tante ultimamente, mi sembra chiaro e lampante - credo lo sia anche per Voi – che qualcosa non stia girando per il verso giusto.

Economicamente l’Inter sta attraversando una fase delicata della sua storia: casomai il problema è vendere tutto come drammatica situazione appartenente solo ai nerazzurri. Ma non è così. Sono tanti i club impelagati in difficoltà finanziarie di ogni genere, ripeto all’inverosimile tranne quel paio noti a tutti ma lì Ceferin ci spiegherà con arguzia i loro bilanci e il calcio della gente, club italiani e stranieri. Guarda caso, importanti. Juventus, Real, Barcellona, United, chipiùnehapiùnemetta…guarda caso, il presunto gotha del calcio europeo. Ora, cosa succede all’Inter? Succede che, a fronte di entrate praticamente inesistenti i costi continuano a essere alti, altissimi. Ecco perché Suning, nella persona del giovane Zhang, proporrà formule atte a far risparmiare denaro alle sofferenti casse nerazzurre.

Taglieranno gli stipendi? Così dicono; in realtà è un’operazione già portata avanti da altri club, la Liga è un apripista di lusso nel settore, e non ci trovo nulla di male nel parlare con milionari che si portano a casa cifre a sei zeri spiegando loro la situazione: che è momentanea, non eterna. Si arrabbieranno? Che si arrabbino, vorrei capire dove vanno e da chi vanno a smaltire la rabbia e, soprattutto, a prendere le stesse cifre che prendono qui. Perché, alla fine, il problema non è che si risolve andandosene. E dove vai? E da chi? Suning non è l’esercizio sotto casa che, nel momento di crisi, accetta di buon grado anche le cosiddette briciole.

Bussate voi dagli Zhang, magari da Jindong, a raccontare la favoletta del io valgo 100 ma siccome c’è la pandemia te ne porto 50 che di là mi pagano di più e faccio le valigie. Magari vi dice di sì: magari, molto più probabile, vi ride in faccia. Ad ogni modo io spero, seriamente, che i giocatori nerazzurri si rendano conto del momento: non è questione di buon cuore, è questione di raziocinio. E sono certo, ma senza alcuna certezza, che le riunioni varie porteranno a soluzioni utili. Non per tizio o caio, non mi appassionano le storie piene di avrebbe, sarebbe, se, ma, però: piuttosto per ciò che non passerà mai, al netto di allenatori e calciatori, l’Effecì Internazionale.