BAR ZILLO - Agli esteti del pallone consiglio la lettura della classifica

BAR ZILLO - Agli esteti del pallone consiglio la lettura della classificaTUTTOmercatoWEB.com
martedì 27 aprile 2021, 22:00Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Sfogliamo l’ennesima margherita: l’Inter gioca bene, non gioca bene, gioca bene, non gioca bene. Perché non sia mai, guai a godersi il momento senza tirare in ballo qualcosa, quando non qualcuno. Che i nerazzurri stiano vivendo un momento complicato, diciamo una leggera flessione, è sotto gli occhi di tutti, che la brillantezza di un mese fa sia finita sotto la cenere anche: però ho usato appositamente sotto la cenere, continuo a pensare più ad una crisi di “mammamia lo stiamo facendo davvero” rispetto al calo da ricondursi soltanto all’aspetto fisico-atletico. Verona, comunque, è stata la peggior partita disputata dall’Inter in questo girone di ritorno, al netto del solito palo (otto nelle ultime sei) e delle solite due/tre occasioni pazzesche buttate via. Non è nemmeno un mistero l’idiosincrasia evidenziata dalla truppa Conte ogni qual volta si è trovata di fronte avversari chiusi, in dieci più la panchina dietro la linea del pallone. Casomai sì, casomai il dibattito dovrebbe vertere su questa chiave di lettura: perché, a memoria, ricordo un’Inter propositiva con, vado random, Juventus, Lazio, Milan, se vogliamo anche Roma, formazioni votate a un calcio soprattutto costruttivo, fatto di possesso palla e spazi da poter sfruttare, quegli spazi dove siamo maestri a infilarci.

Non ho visto dal vivo la grande Inter ma, da quanto mi hanno raccontato, il gioco di quei “mostri” del pallone si basava su difesa durissima, conquista palla, partenze a mille all’ora. Se non ricordo male quella squadra qualcosa l’ha portata a casa, ma potrei sbagliarmi. Non sono un fan del bel gioco a tutti i costi, sono un tifoso del calcio produttivo: agli esteti, a coloro i quali – correttamente - dal loro punto di vista sono infelici, da non credere, per come l’Inter si esprime in campo e trovano sempre il pelo nell’uovo, consiglio la lettura della classifica. Per adesso, piaccia o meno, mi sa che ad aver ragione sia quel signore lì, quello in panchina: poi, a dirla tutta, quando vedo ripartire Romelu o Lautaro, Hakimi o Barella, Perisic o Sanchez beh, che volete, mi esalto. Sono una personcina che si accontenta di poco.