Sampdoria, Stankovic: "Il mare è mosso, ma in porto ci arriviamo"

Il tecnico della Sampdoria Dejan Stankovic ha commentato ai canali ufficiali della società il pareggio in quel di Bologna: "Nel primo tempo, non dico la paura, ma un pò troppo di rispetto per il Bologna - ha esordito l'ex Inter -. Dicevo ai ragazzi nell'intervallo che abbiamo preso gol, ce lo aspettavamo, ma dovevamo ricominciare a giocare. Abbiamo cominciato a vincere le seconde palle, a far abbassare il Bologna, a creare e a metterli sotto pressione ed è arrivato il gol. Sono arrivate anche una due occasioni tra cui il gol annullato e quel contropiede con Quagliarella e Ciccio Caputo a cui sono mancati i centimentri. Aveva già caricato il tiro. Sono molto contento per i ragazzi a cui serviva una spinta. Ci aspetta un grandissimo lavoro. Questo è solo un primo passo, ma un primo passo verso una cosa importante. Già durante la prossima settimana avremo abbastanza tempo per lavorare. Dobbiamo lavorare tantissimo, ma è normale. Mi dicevano che avevo preso la patata bollente, ma no; ho preso la Sampdoria, una grande società con una grande storia. I tifosi sono stati spettacolari.

Li guardavo e mi dicevo, che onore, non è una bella situazione, ma loro sono presenti. Non vedo l'ora di mettere piede nel nostro stadio. Soppratutto per i ragazzi, a loro serve essere vicino a loro, abbracciarli, proteggerli e metterli in condizione di lavorare in pace. Loro se non avessero orgoglio, non avrebbero avuto questa reazione nel secondo tempo. Si vede la luce, questa deve essere la nostra mentalità. Quello che succede lo accettiamo, ma scegliamo noi la nostra morte. Leris è un soldato. Uno che ci ha messo la testa, si è aperto ed ha continuato. Nel secondo tempo gli ho detto che avermmo cambiato modulo e che l'avrei messo in una posizione dove lui non ha quasi mai giocato. Lui ha interpretato con grande coraggio e dedizione e gli ho detto che andava bene, qualsiasi cosa farai andrà bene. Dobbiamo supportare i nostri ragazzi, dargli grande fiducia, essere positivi e remare. È lunga, il mare è mosso, ma in porto ci arriviamo".