Mourinho: "Se andrò via non sarà per mia decisione. Motta? Resta sempre il bambino mio"
Intervenuto ai microfoni di DAZN, il tecnico della Roma Josè Mourinho commenta così il ko subito oggi contro il Bologna: "Voglio chiedere scusa pubblicamente a Renato Sanches, è dura per un calciatore ma è più dura per un allenatore. Mi scuso. Senza Dybala la classe non c'è, senza Lukaku la fisicità non c'è e senza i due sapevo che sarebbe stata dura. Volevano sicuramente fare meglio, se non abbiamo avuto nessun tipo di problema a livello tattico abbiamo avuto grandi difficoltà a livello fisico. Loro hanno gente con gamba e intensità e purtroppo noi non li abbiamo, Kristiansen è uno che ha fisico per giocare ad alti livelli ma ne abbiamo pochi. Abbiamo avuto le occasioni per pareggiarla, dopo la partita diventa difficile".
Mese determinante?
"La dimensione della squadra la conosco io, ha qualità questa rosa per rimontare come abbiamo fatto lo scorso anno arrivando in finale di Europa League. Se siamo tutti siamo capaci di fare partite e fare risultato, quando siamo senza giocatori fondamentali è dura".
Ha parlato con la società di questo?
"Non ho ancora parlato con la società, quando vedo questi tifosi dopo questa partita c'è poco da essere innamorati della propria squadra. Per me sarebbe sempre dura una separazione, se deve succedere non sarà mai per decisione mia".
Ha fatto i complimenti a Motta?
"Certo, rimane sempre il bambino mio".
L'arbitro?
"C'è stata qualche differenza di criterio nei gialli, mi sembrava che c'era un secondo giallo per Beukema che poi Motta ha tolto dal campo. Non voglio criticare Guida".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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