Gundogan senza fronzoli: "Non credo ci siano molte squadre in grado di batterci"

Gundogan senza fronzoli: "Non credo ci siano molte squadre in grado di batterci"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com
martedì 6 giugno 2023, 09:12Avversario
di Yvonne Alessandro

"Mettiamola così, non vi è maggior desiderio per me, i miei compagni e il mio club che vincere la Champions". Questo l'incipit della dichiarazione di Ilkay Gündogan, capitano del Manchester City, a proposito del sogno di sollevare la Coppa dalle Grandi Orecchie questo sabato ai danni dell'Inter e siglare il 'Treble'. Molto i citizens lo devono al suo condottiero in panchina, Pep Guardiola, per il quale vengono spese solo parole al miele da parte del centrocampista tedesco: "Abbiamo un livello qualitativo incredibile. E abbiamo un tecnico eccezionale che, ogni giorno, ci sfida ad alzare il nostro livello e che ha sempre soluzioni ai nostri problemi. Del resto, Guardiola aveva sottolineato, dopo la vittoria in Coppa d'Inghilterra sabato, che se dovesse fallire l'appuntamento di Istanbul il club si sentirebbe in qualche maniera incompiuto" - le parole raccolte dal Corriere dello Sport.

Poi il giocatore 32enne non si nasconde, rivelando la forza reale della sua squadra: "Il fatto è che se troviamo un avversario che ci mette in difficoltà, abbiamo sempre a disposizione due o tre alternative. Disponiamo di tante soluzioni e se poi sapremo essere forti mentalmente e con lo stesso atteggiamento delle ultime settimane, non credo che vi siano molte squadre in grado di batterci". Il fuoriclasse spagnolo accomodatosi sulla panchina del City, il primo febbraio del 2016, può essere la chiave di volta anche per la finale di Istanbul: "In Spagna, con il Barcellona, ha vinto tutto. Con il Bayern ha dominato la Bundesliga e io lo so bene perché ero al Borussia Dortmund. E adesso ha vinto cinque campionati in sette anni nel campionato più difficile del mondo... Inutile parlare poi del suo atteggiamento, della sua mentalità o dei suoi metodi di lavoro perché è tutto chiaro, nero su bianco. Il suo successo è evidente. È probabilmente il miglior allenatore che si è mai visto, almeno da quando sono nato io".