Bastoni vs Tonali, il rossonero a Prime Video: "A Pioli devo tanto, si è messo in gioco per farmi restare. Che emozione l'euroderby"

Amazon Prime Video mette a confronto Alessandro Bastoni e Sandro Tonali, i due volti giovani di Milan e Inter, facendo loro riascoltare audio e testimonianze del presente e del passato. Ecco le parole e le riflessioni del rossonero: "Credo che questo traguardo sia un po' il riassunto del percorso che abbiamo fatto in tutti questi anni. Abbiamo pensato al derby subito dopo esserci qualificati. I tifosi ci hanno dato una forza incredibile in questi anni. 75mila persone entrano a San Siro, danno tutto per portarti alla vittoria e devi ripagarli".

Hai un grande rapporto con tua nonna, dice che in campo ti trasformi in un Diavolo. 

"Mia nonna è la persona a cui sono più legato di tutte nella mia famiglia. Sono cresciuto con lei, non possiamo passare molto tempo insieme e mi segue molto, anche se non è amante del Milan. Ama me e ora sta imparando ad apprezzare anche il Milan".

Milan-Inter in semifinale, vent'anni dopo. 

"Mio papà non me l'ha raccontato e non me lo farò raccontare prima della fine del ritorno. Quest'estate con calma ci ripenseremo e me lo racconterà. Non possiamo pensare al passato".

Il tuo rapporto con Stefano Pioli.

"Gli devo tanto, perchè mi ha aiutato nel momento più difficile per me. Trovo importante trovare una persona come lui, che comunica spesso e ti fa sentire a tuo agio, facendoti vedere che ti vuole bene e rischia a sua volta per farti stare bene e ritrovarti. Ci vuole un secondo a non riconfermare un giocatore dopo un anno no, lui ha dato il suo imprimatur al mio riscatto, si è fatto sentire e sono rimasto".  

Cosa vuoi fare da grande? Un ruolo più offensivo, come nel finale dell'anno scorso, o più difensivo come quest'anno?

"Non ho un ruolo fisso e non mi piace averlo, sono a disposizione del mister e delle sue scelte". 

Che effetto ti fa il MIlan in semifinale?

"Fa un certo effetto tornare in semi a 16 anni dalla finalissima. Adesso che siamo qua bisogna fare il massimo per far riascoltare le parole "Milan in finale" tra vent'anni a qualche tifoso. Cosa sono disposto a fare per vincerla? Magari un tatuaggio, i capelli non si toccano".