Esclusiva

Marotta, l'ex samp Volpi: "In Italia è il migliore. Ci faceva star bene, poi ci pensava lui"

Marotta, l'ex samp Volpi: "In Italia è il migliore. Ci faceva star bene, poi ci pensava lui"TUTTOmercatoWEB.com
martedì 4 giugno 2024, 20:23News
di Daniele Najjar

L'allenatore Sergio Volpi, in passato a lungo fra le fila della Sampdoria, ma legato anche al Brescia (sua città natale) e Venezia fra le altre, è intervenuto in esclusiva ai microfoni de L'Interista, per parlare di alcune tematiche legate all'attualità della nostra Serie A. Fra i temi toccati anche quello legato al nuovo ruolo di Giuseppe Marotta all'interno dell'Inter: Volpi ha lavorato con lui ai tempi in cui vestiva la maglia blucerchiata e conosce particolarmente bene il suo modo di fare le cose. 

Gli arrivi di Thiago Motta alla Juventus e di Conte al Napoli come possono cambiare le gerarchie?

"Il lavoro fatto da Conte in Italia parla da sé ed il suo nome per una piazza importante come Napoli è molto interessante come binomio. Poi sono curioso di vedere se Thiago confermerà quanto di buono fatto vedere a Bologna".

Oltre alla scelta degli allenatori, si attendono le mosse di mercato...

"Esatto, perché poi la differenza la fanno i giocatori".

Anche se diversi tecnici hanno dimostrato di poter avere un ruolo determinante, quest'anno?

"Questo senz'altro, Thiago Motta ha fatto molto bene per esempio a Bologna, dove a dimostrato un gran bel gioco andando a viso aperto in ogni campo".

Un vantaggio per l'Inter è aver dato fiducia all'allenatore?

"L'Inter negli ultmi anni è stata la squadra super favorita per la vittoria del campionato e credo lo sarà anche per la prossima stagione. Si vedranno le operazioni che le società faranno nel prossimo calciomercato e vedremo se riusciranno a colmare un po' il gap visto quest'anno".

Tanti che hanno lavorato vicino a Marotta ci dicono che con lui al comando non si sbaglia una stagione. Perché?

"Perché è una persona che capisce di calcio e sa fare calcio. I risultati dimostrano che in Italia è il migliore. Se non il migliore, fra i primi 2-3 posti, i risultati parlano per lui e credo che sia una persona che lavora bene, fa star bene chi ha accanto, pretende sempre il massimo e lui poi è bravo a sistemare le cose e farle nel modo migliore".

La nomina a Presidente dell'Inter è una gratificazione del suo lavoro?

"Sicuramente lo può gratificare, mi ha un po' sorpreso un po' perché lo conosco più come direttore generale o direttore sportivo. Ma non credo che cambierà molto per lui, perché alla fine è quello che decide".

Insomma, continuerà a fare quello che già fa, ma con più forza?

"Esatto, continuerà a fare quanto di buono già fatto, ma in più avrà questo ruolo importante in un club importante come l'Inter".

Il Venezia è tornato in A dopo due anni di purgatorio. Che ne pensa?

"Sono andato a vederlo giocare al Penzo e sono rimasto impressionato dal modo in cui ha affrontato la partita. E' una promozione meritata, è la fine di un lavoro iniziato lo scorso anno con Vanoli che ha preso i lagunari in bassa classifica portandoli ai play-off, per poi raggiungere la promozione quest'anno. Ha fatto un grandissimo lavoro, è una piazza bellissima e particolare dove fare calcio".

Ti auguri che il prossimo sia l'anno della Samp?

"Certo, ma mi auguro che sia anche l'anno del Brescia (ride, n.d.r.) Due posti per la promozione dai, spero tornino il prima possibile in A, ma sarà un campionato difficile dove ci sarà per esempio la concorrenza del Sassuolo, una società ambiziosa e modello che vorrà tornare subito su, oltre a tutte le altre. Penso alla Salernitana, al Bari, al Palermo".

A Genova si è messo in mostra Stankovic, che ne pensi di lui?

"Sono due ragazzi con qualità. Stankovic è il primo anno che fa a certi livelli in Italia dopo l'Olanda, dopo un inizio non semplice, che ci sta, ha fatto un campionato stupendo dimostrando di essere affidabilissimo".

E di Sebastiano Esposito?

"Esposito ha già dimostrato qualcosa all'Inter per poi girare un po', quest'anno qualche infortunio di troppo non gli ha permesso di rendere al massimo, ma ha comunque fatto cose importanti così come importante sarà il suo futuro".

E per il suo di futuro mister? Aspetta il progetto giusto?

"Si parla sempre di progetti seri, ma nel mondo dilettantistico è difficile, accadono cose impensabili a volte. Se arriverà qualche chiamata la ascolterò, altrimenti attenderemo".